venerdì 8 agosto 2014

Ricoh Singlex (F mount) - 1966


La storia della Ricoh Singlex non è nota in tutti i particolari, per cui si può solo presupporre, dai dati effettivi e da quanto si racconta, che la sua nascita derivi da esigenze di produzione delle tre case Nikon, Mamiya e Ricoh, ciascuna delle quali, per motivi diversi, ha avuto interesse a concludere un accordo, da cui è nata la nostra Singlex.

A conclusione della positiva esperienza con la Nikkorex (costruita da Mamiya ed entry level per le ottiche della serie F), Nikon decise di riprogettare e produrre in proprio una ‘sorella minore’ per la Nikon F, ovvero la futura Nikkormat.

Chiuse quindi il contratto di sub-produzione con Mamiya, cui rimase sulle spalle la linea di produzione Nikkorex; della quale non è chiaro chi fosse il progettista e quali fossero gli accordi di brevetto; ne peraltro si capisce perché Mamiya non abbia proseguito direttamente lei stessa la produzione.

Vero è che già allora Nikon impediva a chiunque di produrre corpi macchina con il suo attacco F (non a caso l’unica altra fotocamera con attacco F è stata la Kiev 19 sovietica, ma come si sa, l’URSS non rispettava certo i brevetti occidentali), ma una chiusura così subitanea è oscura.

Tuttavia poco dopo Mamiya vendette la produzione del modello Nikkorex a Ricoh, che, probabilmente, voleva inserire in catalogo una prima reflex, per stare al passo delle altre marche giapponesi; ma non avendo esperienza ne tempo per il progetto, cercava sul mercato una fotocamera già pronta.

Non si sa se la vendita prevedesse lo spostamento fisico degli impianti o solo la sub-produzione, come era stato fatto con Nikon, ma la produzione riprese con un corpo macchina pressochè identico alla Nikkorex.

È probabile che l’accordo di cessione (in cui entrava di sicuro Nikon) prevedesse un primo periodo di produzione, per mettere a punto gli impianti, in cui era concesso ancora l’uso dell’attacco F originale (anche se, come vedremo leggermente modificato), per poi andare in produzione di massa con il corpo macchina ben progettato e ormai abbondantemente testato, ma con un attacco tradizionale a vite 42x1.
Infatti alla prima Singlex F mount, ne segui una serie ridotta, identica con il bocchettone a vite e subito dopo la Singlex TLS e le altre succesive Ricoh, sempre a vite.

La fotocamera

Il corpo, massiccio e piuttosto spesso, non presenta particolari innovazioni. Era un buon surrogato della più nobile Nikon F, dalla quale risulta in pratica diversa (ovviamente come Nikkorex F) solo nel pentaprisma fisso e nella mancanza del sollevamento dello specchio.
Con tempi sino al 1000 si poneva nella fascia alta del mercato, e l'otturatore Copal Square a lamelle verticali risultava addirittura più performante di quello della stessa F, potendo sincronizzare i flash fino ad 1/125 sec. (l'utilizzo dei Copal Square verticali furono di sicuro un'idea Mamiya, ma di così alto profilo che Nikon usò lo stesso nelle Nikkormat ed in tutta la successiva serie FM-FA-FE sino agli anni 2000).

Le differenze con le Nikkorex si limitano a semplici restiling della cassa superiore, che sposta il profilo del gradino orizzontale dal basso verso la parte superiore; ed alle differenze fra pulsanti di scatto e leve di carica (appare strano, ma quelli della Singlex sono molto più simili a quelli della futura Nikkormat).





L'unica vera differenze, che rendeva il mondo Singlex ed il mondo Nikon solo parzialmente compatibili, è il disegno della baionetta di innesto degli obbiettivi.
La modifica (probabilmente compresa nell'accordo di vendita) prevede che una delle tre flange della baionetta, nella Singlex, sia più lunga delle altre due, mentre nella baionetta Nikon tutte e tre le flange sono uguali.
Il che permette a tutti gli obbiettivi Nikon di essere accettati dal corpo macchina Singlex, mentre al contrario, gli obbiettivi Rikenon Singlex, non possono essere montati su apparecchi Nikon, poichè una delle flange dell'ottica è appunto più lunga di quella del corpo macchina.
Così i possessori di ottiche Nikon potevano acquistare tranquillamente corpi macchina Ricoh, mentre il contrario era inutile; probabilmente questo è il motivo per cui gli obbiettivi Rikenon a bajonetta, pur essendo previsti nei listini in numero e tipi davvero interessanti, non si trovano sul mercato dei collezionisti. Unico, il 55mm/f:1.4, che veniva venduto a corredo del corpo macchina (e che nel mio esemplare purtroppo non è presente)

grazie a www.butkus.org




Ricoh Singlex (F mount) pre-CLA - 1966 Ricoh Singlex (F mount) - 1966

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